IL PEPERONCINO PIU’ PICCANTE:

Qual’è il peperoncino più piccante al mondo? Attualmente sembra essere il Carolina Reaper ma prima bisognerebbe sapere un pò di storia...


Il Guinness dei primati (in lingua inglese Guinness World Records) è un libro edito annualmente dal 1955 che raccoglie tutti i record del mondo, da quelli naturali a quelli umani, a quelli più originali e, ovviamente, anche il peperoncino ne è entrato a far parte. I record del peperoncino però non riguardano solo la piccantezza ma anche la grandezza. Il detentore del record per il più grande peperoncino del mondo è un esemplare della varietà ’NuMex Big Jim’ che è stato sviluppato presso l’NMSU nel 1976. Tuttavia, è la piccantezza che porta il peperoncino a collezionare sempre nuovi record. La piccantezza di un peperoncino viene misurato in termini di unità Scoville (SHU), una scala stabilita dal chimico statunitense Wilbur Scoville, mentre lavorava per la società farmaceutica Parke-Davis nel 1912. I peperoncini più piccanti sono, botanicamente parlando, i membri della specie conosciuta come Capsicum chinense Jacq., in onore del botanico Nikolaus Joseph von Jacquin.
Nel 1994 il detentore del primo record mondiale è stato generalmente riconosciuto al Red Savina, un tipo di Habanero coltivato da Frank Garcia dopo aver scoperto una pianta con frutta rossa che cresceva nel mezzo di un campo di Habanero Arancione nel 1989. Dai test condotti, questa nuova varietà sviluppò una misura di 577.000 SHU. Il Red Savina o SavinaTM Red, è un marchio di fabbrica di spezie, la GNS Inc di Walnut, California, ed è protetto dalla legge sulla protezione delle varietà vegetali dall’ United States Department of Agriculture. Il Red Savina rimane indisturbato fino al 6 settembre 2000, quando la BBC riferì su richiesta fatta da RKR Singh del Laboratorio di Ricerca della Difesa a Tezpur in Assam, India, che avevano individuato un peperoncino che aveva registrato 855.000 SHU. Questo peperoncino fu variamente denominato, ’Chili Tezpur’ o ’Indian PC-1’, ma la maggior parte ha scelto di chiamarlo Naga Jolokia o Naga Jalakia, il ’chili dei Naga’, (I Naga è il clan guerriero che aveva dato il nome allo stato indiano del Nagaland). Questa affermazione fu accolta con scetticismo da molte fonti occidentali, in particolare da Paul Bosland del Chile Pepper Institute che sostenne che gli scienziati indiani non avevano calibrato la loro apparecchiatura HPLC correttamente. E’ stato anche messo in dubbio che gli scienziati del Defence Research Laboratory indiano fossero corretti nella loro identificazione di questa nuova cultivar, identificato come un esemplare di Capsicum frutescens, a cui avevano dato il nome formale di Nagahari. Il test del DNA dimostrò poi che fosse un ibrido tra le specie, per lo più C. chinense con alcuni geni di C. frutescens. Intanto nel 2001 il dottor Paul Bosland ottiene semi di Bhut Jolokia raccolti da un suo collaboratore durante un viaggio in India. In realtà, Naga Jolokia, Nagahari e Bhut Jolokia, noto anche come Bih jolokia o Borbih jolokia, sono lo stesso peperoncino, ma denominato in modi diversi in luoghi diversi.) Nonostante una serie di problemi per ottenere frutti fino al 2005, il Chile Pepper Institute coltivò il Bhut Jolokia insieme al Red Savina e all’Habanero Orange, e le prove risultanti dall’HPLC effettuate nell’estate 2005 mostrarono il Red Savina ad una registrazione di 248,556 SHU, l’Habanero Orange a 357,729 SHU, e il Bhut Jolokia con 1,001,304 SHU. Il 9 settembre 2006, il Guinness World Records registra il Bhut Jolokia come il peperoncino più piccante. Il dottor Bosland lo annuncerà nel febbraio 2007 alla New Mexico Chile Conference. Tuttavia, in questo periodo una società indiana di sviluppo agricolo nota come Frontal Agritech con sede a Jorhat in Assam aveva già coltivato una varietà di peperoncino chiamato Bih Jolokia e che aveva registrato un livello SHU di 1.041.427 nel 2004, mentre nell’ottobre 2006, appena un mese dopo che il Chile Pepper Institute ricevette l’attestato dal Guinness World Records, la World Gardeners dal Regno Unito inviò all’università di Warwick un peperoncino piccante coltivato in Inghilterra chiamato Naga Dorset, che sosteneva di essere un ceppo selezionato di un peperoncino conosciuto come Naga Morich del Bangladesh e che registrava un sorprendente 1,598,227 SHU, uno dei livelli di piccantezza mai registrati per un peperoncino. Da allora, il peperoncino Infinity, Naga Viper, Trinidad Scorpion Butch T e Trinidad Moruga Scorpion hanno superato la soglia Bhut Jolokia in unità Scoville. Nel febbraio 2011, il Guinness World Records insignisce del titolo di World’s Hottest Chilli l’Infinity chilli (1,067,286 SHU), creato e coltivato a Grantham, Lincolnshire, Inghilterra da Nick Woods, per due settimane. Infatti, il 25 febbraio 2011, viene spodestato dal Naga Viper (1.382.118 SHU), creato e coltivato a Cark, Cumbria in Inghilterra da Gerald Fowler della Chilli Pepper Company. A causa della sua natura ibrida però, il Naga Viper non è ancora in grado di riprodursi esattamente come la precedente generazione. La Chilli Pepper Company stà ancora continuando il suo lavoro per stabilizzare la varietà.
Butch Taylor proprietario della Zydeco Hot Sauce in Crosby, Mississippi, da anni crea e coltiva peperoncini per la sua azienda. Frequenta un forum e scambia dei semi di Trinidad Scorpion Jonah Strain con Neil Smith della Hippy Seed Company, Central Coast of N.S.W, Australia. Neil porta i semi a Marcel de Wit della The Chilli Factory in Morisset, Lower Hunter Valley, Australia, per coltivarli. Durante la coltivazione notano una differenza di colore e forma dei frutti sospettando una nuova varietà. Decidono di chiamarla "Trinidad Scorpion Butch T" in onore di Butch Taylor con grande sorpresa di Butch. Il 1 marzo 2011 fanno condurre dei test dai Servizi di consulenza EML in Morisset, New South Wales, Australia i quali registrano un esemplare di Trinidad Scorpion Butch T a 1,463,700 SHU. Il Guinness World Records verifica e dichiara il nuovo record.
E adesso? Il conflitto per il comando della capsaicina è diventato troppo redditizio per una tregua. A partire dal febbraio 2012 la New Mexico State University Chili Institute, ha identificato nel Trinidad Moruga Scorpion come il peperoncino più piccante al mondo, con una registrazione massima di 2.009.231 e media di 1.200.000 SHU. Il Guinness World Records tuttavia non ha avuto dati concreti per poterlo registrare. Nei primi giorni del novembre 2013, il Guinness World Record dichiara un nuovo record per il "Carolina Reaper" che secondo i test eseguiti nel 2012 dalla Winthrop University nel South Carolina, ha una media di 1.569.300 con picchi di 2.200.000 SHU. Sviluppato dal coltivatore Ed Currie nella sua serra a Rock Hill, nel South Carolina. Conosciuto originariamente col nome di HP22B, il Carolina Reaper è una selezione di un incrocio tra un Habanero rosso proveniente dall’isola di St. Vincent, nei Caraibi, e un Naga dal Pakistan. Ed, proprietario della PuckerButt Pepper Company situata a Fort Mill, nel South Carolina, ha investito 12.000 dollari per ottenere questa varietà di Capsicum Chinense. Smokin Ed’s Carolina Reaper ® è un marchio registrato.


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